

ATTIVITA' per le SCUOLE
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PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLE EMOZIONI
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FORMAZIONE E SUPERVISIONE PER INSEGNANTI
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DSA: LA MIA VISIONE
Per visionare i progetti completi, è possibile richiederli all'indirizzo dalpananna@gmail.com

PROGETTI di EDUCAZIONE ALLE EMOZIONI
“L’unica cosa che dobbiamo fare per i nostri alunni è aiutarli a ricordare ciò che hanno già dentro di loro”
A.Tagliabue (2003)
Da diversi anni porto avanti un progetto di Educazione alle Emozioni per bambini dai 4 ai 10 anni intitolato "Il Quaderno del cuore", con l'obiettivo di fornire a bambini e insegnanti gli strumenti per imparare a riconoscere, nominare, esprimere e condividere le proprie emozioni, in un clima di condivisione e gioco che aiuta ad entrare con dolcezza nel viaggio dentro di sè.
E' inoltre possibile creare progetti ad hoc per classi di ogni ordine e grado.

FORM-AZIONE INSEGNANTI
Chi lavora coi bambini lo sa: non è possibile prescindere dal mondo interiore, proprio e altrui, se si desidera raggiungere l’obiettivo dell’apprendimento.
Un bambino eccitato, triste, arrabbiato, impaurito, non ha lo spazio dentro di sé per apprendere in maniera corretta, perché le sue energie sono impegnate nel tentare di contenere questo mondo interno che cerca di uscire allo scoperto.
Compito dell’insegnante è quello di creare le condizioni più adatte all’apprendimento, ma non è possibile dare il giusto spazio alle emozioni dei bambini se prima non concediamo spazio alle nostre.
Il tipo di formazione che propongo si propone quindi di far provare alle insegnanti alcune semplici tecniche per il lavoro sulle emozioni, che permetteranno in primis di dare spazio al proprio mondo interiore, in modo da creare il giusto “spazio” dentro di sé per poterle poi applicare in ambito educativo coi bambini.
Trasformare in esperienza l’insegnamento formativo accelera e favorisce il processo di comprensione dei comportamenti propri e altrui, stimolando lo sviluppo di capacità intuitive necessarie per chi svolge la professione di insegnante.
Il percorso formativo dà quindi centralità al “saper essere”, attorno al quale si sviluppano la conoscenza (il “sapere”) e le abilità (il “saper fare”)

DSA: La mia visione
Sempre più spesso nella mia pratica clinica mi trovo davanti a bambini che portano addosso un' etichetta indelebile: dislessico, disgrafico, disprassco, discalculico, iperattivo,...
Alcuni di loro hanno imparato ad usare quest'etichetta come una maschera, altri se ne vergognano, altri la associano ad una visione di sè totalmente negativa, altri ancora la ostentano come fosse un trofeo.
Ciò che vedo io, sono bambini e ragazzi che usano percorsi e strategie di apprendimento diverse da quelle usate dalla maggioranza delle persone (maggioranza almeno fino a qualche anno fa, vista l'incidenza dei cosidetti disturbi di apprendimento negli ultimi anni). Molti di questi nuovi percorsi di apprendimento non sono ancora stati esplorati e quindi vengono definiti sbagliati, per il semplice fatto che ancora non li conosciamo.
Con questi bambini svolgo un lavoro di metacognizione e di elaborazione dei vissuti spesso negativi rispetto all'esperienza scolastica, cercando di trovare nuovi punti di vista e strategie per affrontare ogni singola situazione potenzialmente frustrante o ansiogena (verifiche, interrogazioni, confronti coi compagni, ecc.)